Il dottore della sicurezza

Quando abbiamo paragonato l’infrastruttura comunicativa di un sistema informatico all’apparato cardiovascolare del corpo umano non pensavamo che una personalità come Dave Palmer potesse utilizzare una metafora analoga per descrivere come funziona il sistema di difesa dagli attacchi informatici ideato dalla sua Darktrace.

In una recente intervista, Palmer, ex agente del Mi5 (il servizio segreto inglese) e fondatore di una delle società di sicurezza ICT più all’avanguardia, ha dichiarato che i prossimi meccanismi di protezione dei sistemi informatici dovranno agire come il sistema immunitario del corpo umano, per riuscire a comprendere le anomalie prima che la patologia diventi acuta.

Nell’intervista, Palmer aggiunge, tuttavia, che i meccanismi automatici di difesa non bastano. Occorrono almeno altri due interventi:

  • la sensibilizzazione dei cittadini e degli operatori, finora marginale nel panorama dei programmi educativi italiani;

  • la formazione di persone specializzate a reagire alle violazioni per ripristinare rapidamente una situazione di normalità;

L’attività di ricerca e rilevazione degli attacchi, che impiega oggi molte risorse, sarà delegata, invece, in futuro sempre più a software basati sull’intelligenza artificiale.

Andiamo incontro, quindi, ad una sicurezza furba nella quale gli essere umani faranno davvero la differenza.

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