Tu decidi

Cosa si intende per protezione dei dati personali?

Gli esperti concordano nel definire protezione dei dati personali ogni attività diretta a garantire a qualsiasi persona fisica il pieno controllo delle operazioni, con fini diversi da quelli strettamente personali o domestici, compiute da un altro soggetto.

Quindi, il GDPR, la norma europea che garantisce la protezione dei nostri dati, non è un elenco di restrizioni volte a rendere pieno di difficoltà il trattamento dei dati. Anzi, l’articolo 1 dichiara esplicitamente che le norme sono volte a proteggere i dati personali ma anche a garantirne la libera circolazione.

La norma, in apparenza contraddittoria, vuole fissare le regole affinché sia l’interessato a decidere consapevolmente quali attività gli altri possono compiere sui propri dati personali.

Per esempio, Google ha lanciato Google Home, una sorta di microfono/altoparlante intelligente con il quale poter interagire per attivare una serie di servizi (ascoltare musica su Spotify, accendere la TV, inserire l’allarme al garage, ecc.). Molte di queste interazioni forniscono dati personali (gusti musicali, abitudini casalinghe, ecc.) a Google che ha il dovere di rispettare il GDPR: per esempio, deve dirci preventivamente, per quali scopi li tratta e con quali modalità. I nostri dati, quindi, possono circolare ma solo se lo abbiamo deciso consapevolmente.

Dobbiamo essere noi a scegliere, meditando sull’uso dei nostri dati oltre che sul prezzo, se comprare ed utilizzare Google Home oppure continuare ad accendere la TV con il nostro telecomando nero.

Tu decidi: è questa la filosofia del GDPR.

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