Qwanto è bella la riservatezza!

I francesi, si sa, vogliono sempre fare da soli e, soprattutto, rivendicano con orgoglio una differenza culturale rispetto agli anglofoni. Loro non dicono computer, ma ordinateur; non usano il mouse, ma la souris.

E non si fermano al lessico: stanno tentando, da qualche anno, di contrastare lo strapotere di Google nelle ricerche sul web. È nato, così, un nuovo motore di ricerca chiamato “Qwant” che ha alcune caratteristiche interessanti:

  • non inserisce cookie nei nostri PC

  • vive di pubblicità indistinta, cioè non basata sulle nostre abitudini di navigazione

  • fornisce risultati di ricerca “imparziali”

  • raccoglie dati personali solo previa registrazione volontaria e non li cede ad altri soggetti.

Qwant è stato verificato e approvato dall’Autorità di garanzia per i dati personali francese (la Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés – CNIL) e ha un ulteriore punto di forza: un motore di ricerca per i minori chiamato www.qwantjunior.com.

Quest’ultima non è una novità: anche Google ha il proprio motore di ricerca per bambini e si chiama www.juniorsafesearch.com.

Consigliamo di provarli entrambi per lo stesso argomento di ricerca: per esempio, cercando “Albert Einstein”.

I risultati sono molto diversi: Google è sempre prodigo di consigli per gli acquisti, mentre Qwant si limita a offrire ciò che è presente in rete relativamente al grande scienziato tedesco.

Qwanto è bella la riservatezza e non importa, in questo caso, di darla vinta ai francesi!

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