Due amici curiosi

Due nuovi aiutanti stanno per arrivare sui nostri smartphone. Si chiamano PISP e AISP e li ha introdotti una direttiva europea 2015/2366 (cosiddetta PSD2).

Chi sono? E a cosa servono?

PISP è l’acronimo di Payment Initiation Service Provider. È un intermediario che ci consentirà di trasferire denaro dal nostro conto corrente al conto corrente di un altro soggetto, per esempio un commerciante dal quale abbiamo acquistato un elettrodomestico. Qual è il vantaggio? Non ci sarà l’intermediazione della carta di credito o del Bancomat.

AISP è l’acronimo di Account Information Service Provider. È un intermediario che ci aiuterà a gestire meglio tutti i rapporti finanziari che abbiamo. L’esempio più diffuso riguarda il bilanciamento delle spese o degli investimenti tra più conti correnti in modo da massimizzare gli interessi: l’AISP ci suggerirà di pagare da un certo conto corrente piuttosto che da un altro perché, per esempio, è in arrivo la rata del mutuo che ci farebbe andare in rosso.

Il ruolo di PISP e AISP potrà essere assunto anche da nostre vecchie conoscenze, tramite apposite app per smartphone: Google, Apple, Amazon. E, anche se sono già in possesso di nostri dati personali, li utilizzeranno per finalità diverse e, quindi, dovranno informarci adeguatamente.

La scelta di utilizzare questi aiutanti è, naturalmente, facoltativa ma, prima di fidarci di questi amici curiosi rinfreschiamo i nostri diritti.

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