Un passe-partout per tutti

Internet è comoda ma ci costringe ad avere un numero infinito di nomi utente e password per poter entrare nei siti da cui vogliamo acquistare qualcosa o dai quali leggere una mail. Sono talmente tante che può essere necessario scriverle su un pezzo di carta con il rischio che qualcuno possa vederle. Inoltre, i sistemi di autenticazione basati solo su nome utente e password sono intrinsecamente poco sicuri.

Per questo, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha realizzato un meccanismo di autenticazione con due caratteristiche fondamentali:

  • possibilità di essere utilizzato per accedere a diversi sistemi (pubblici e privati);

  • livello di sicurezza aumentato perché al nome utente e ed alla password si aggiunge un numero che viene trasmesso sul proprio telefonino ogni volta che si tenta di entrare in un sistema.

Si chiama SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) ed è gratuito. Può essere richiesto ad uno dei 7 gestori cui è stata affidata la procedura di riconoscimento che precede l’assegnazione dell’identità digitale.

Per ora non sono molti gli italiani che hanno deciso di avere un’identità digitale SPID (solo 1.883.444 di cui molti studenti e molti professori che la utilizzano per accedere ai bonus governativi) ma ci sono molte organizzazioni che hanno consentito l’accesso ai propri sistemi tramite SPID (3.783), quasi tutte della Pubblica Amministrazione.

Insomma, un passe-partout del futuro: una buona idea per tutti.

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