Capo-incompatibili

Ci siamo già occupati di workforce analytics cioè dei processi finalizzati ad identificare, selezionare e valutare i lavoratori. Tuttavia, non pensavamo di dover commentare una nuova frontiera di tecniche e strumenti per la valutazione del personale e, in particolare, per la selezione “dell’uomo giusto al posto giusto”.

Si chiama hyperscanning ed è una tecnica di derivazione neuroscientifica che, per il momento, è ancora in fase sperimentale da parte dell’Unità di Ricerca in Neuroscienze sociali e delle emozioni dell’Università Cattolica di Milano.

L’esperimento che è stato condotto ha consentito di monitorare cosa succede nel corpo di due soggetti, il candidato ed il valutatore, durante un colloquio di selezione. La tecnica, tra gli altri parametri, misura le reazioni del biosegnale elettroencefalografico (EEG, oscillazioni corticali) oltre che il battito cardiaco e la sudorazione. Quindi, attraverso un algoritmo, viene valutata la compatibilità delle reazioni fisiche tra i soggetti coinvolti nel colloquio e, quindi, la possibile sintonia tra i due interlocutori.

In ogni caso, qualora l’applicazione di tali tecniche diventasse di uso comune, dovrebbe essere preceduta da un preciso consenso informato visto che il trattamento è effettuato su dati biometrici.

Naturalmente, ci auguriamo che l’esito dei futuri colloqui di lavoro non si basi esclusivamente su queste tecniche e che ci si ricordi che il lavoro è una parte della socialità e della crescita della persona, sia esso candidato o valutatore.

Comunque, per non rischiare di essere capo‑incompatibili, è sempre bene tenere sotto controllo la sudorazione!!!

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