L’EASA (European Aviation Safety Agency cioè l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea) ha fornito alla Commissione Europea la sua opinione sulla bozza di regolamentazione dei velivoli senza senza pilota. Si tratta di una serie di consigli tecnici che potranno aiutare la Commissione a rendere definitivamente operativa la normativa sulla circolazione dei droni nel territorio dell’Unione Europea.
Nel suo documento e nel relativo allegato, l’EASA non ha trascurato gli aspetti relativi alla protezione dei dati personali e, quindi, dalla privacy.
In particolare, ha riconosciuto che i droni più leggeri di 250 grammi, sebbene possano essere dotati di videocamere, non sono soggetti a registrazione visto che, di norma, non volano molto lontano da chi li “guida” da terra. Questo consentirebbe, quindi, una pronta identificazione del “pilota” in caso di violazione di norme in materia di protezione dei dati personali.
Nell’allegato all’opinione, inoltre, vengono date alcune indicazioni pratiche ai piloti:
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il drone, per rispettare la privacy delle persone, non deve volare ad una altitudine inferiore a 20 metri rispetto alla proprietà privata;
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le videocamere installate sui droni non possono essere utilizzate per filmare intenzionalmente e continuativamente le persone senza il loro preventivo consenso;
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i droni non possono volare vicino agli animali.
Ai droni, quindi, è concesso solo uno sguardo al volo.