Il posto di blocco

Abbiamo spesso raccontato delle pubblicità mirate, sia nella navigazione sui siti web sia nelle nostre caselle di posta elettronica. Sappiamo che derivano da due fonti principali: il tracciamento che gli OTT (specialmente Google) fanno dei nostri percorsi di navigazione e i dati che spontaneamente (forse senza molta consapevolezza) forniamo quando ci registriamo ad un servizio o scarichiamo un file dal web.

Se vogliamo fermare il fastidioso materializzarsi delle immagini di propaganda dobbiamo agire in due modi:

  • evitare di fornire i nostri dati personali;
  • limitare le possibilità di tracciamento.

Per quest’ultima opzione è possibile installare alcuni software che impediscono agli OTT di raccogliere le nostre informazioni di navigazione e, di conseguenza, limitano molto la visualizzazione di pagine pubblicitarie indesiderate. Alcuni di essi sono facilmente reperibili gratuitamente sia per i personal computer sia per gli smarthpone: Adblock plus, Ghostery, uBlock.

Anche Google mette a disposizione un ad blocker che agisce, però, solo come filtro alla pubblicità anziché operare a monte impedendo il nostro tracciamento.

Quindi, attiviamo il nostro “posto di blocco”, scegliendo il software giusto.

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