Deutsche Post è un colosso della consegna di plichi e pacchi in tutto il mondo oltre ad essere la società, a forte partecipazione statale, che garantisce il servizio postale universale in Germania. Infatti, Deutsche Post controlla il gruppo DHL ovvero uno dei corrieri più utilizzati dai siti di e‑commerce.
Tutto questo rende Deutsche Post un contenitore di dati personali dal quale attingere a piene mani. E pare che proprio questo sia avvenuto nelle ultime elezioni tedesche: Fdp (i liberali) e Cdu (i democristiani di Merkel) hanno acquistato dati personali da Deutsche Post per fare propaganda elettorale ed orientare il voto.
Tutto questo avviene secondo le regole vigenti in Germania. Infatti, la legge tedesca sulla tutela dei dati personali consente alla società postale di trattare liberamente i dati personali dei clienti e, qualora questi ultimi volessero limitarne la comunicazione ad altri soggetti, dovrebbero esprimerlo esplicitamente: ma pochi lo sanno.
La definitiva entrata in vigore del GDPR, tuttavia, dovrebbe invertire, a partire dal prossimo 25 maggio, questa logica, perché l’articolo 13 del Regolamento richiede una precisa attività di informazione all’interessato con particolare riferimento ai destinatari dei dati personali.
La Posta in gioco è alta: bisogna esserne consapevoli.