Lo scorso 11 aprile il WP29, il gruppo dei garanti europei che dal 25 maggio prossimo cambierà nome in European Data Protection Board (EDPB), ha adottato la versione definitiva delle linee guida sulla trasparenza nel trattamento dei dati personali.
Trasparenza come obbligo di fornire all’interessato:
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le informazioni per un giusto trattamento;
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una comunicazione idonea in ordine ai diritti esercitabili;
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la possibilità di esercitare effettivamente i propri diritti.
Una sezione importante del documento è dedicata alla trasparenza nei confronti dei minori. Infatti, è evidente che, nella nostra società, i minori sono la platea più esposta e, al contempo, più debole rispetto ad un trattamento non conforme alla legge.
Il WP29, nel caso di trattamento di dati personali di minori, raccomanda ai titolari di:
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assicurarsi che il vocabolario, il tono e lo stile del linguaggio siano idonei alla comprensione delle informazioni;
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garantire che i minori siano consapevoli che le informazioni sono dirette a loro;
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ricordarsi che i diritti rimangono in capo ai minori e non si trasferiscono alla persona che, quale titolare della responsabilità genitoriale, ha espresso il consenso al trattamento.
Per agevolare la vita ai titolari, il WP29 suggerisce di prendere spunto dalla riformulazione ad uso dei minori della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei Bambini.
I nostri bambini, un bene prezioso e fragile: da maneggiare con cura.