Sempre all’erta

Nella scuola che abbiamo frequentato trent’anni fa (e forse più) c’erano il secchione, la vamp, lo svagato, la precisina, lo spione (detto anche infame), il casinista e tanti altri personaggi che “facevano la classe”: ognuno diverso, ragazzi che percorrevano, tutti insieme, una strada propria verso l’età adulta.

Nella nuova iniziativa di una scuola di una scuola di Hangzhou (Cina) è a rischio proprio la diversità, la differenza tra le persone, la loro libertà di crescere con i propri tempi ed i propri modi. Il progetto si chiama Eye Eye e prevede un sistema di controllo degli allievi basato su:

  • tre telecamere puntate sugli scolari;

  • un software che registra le immagini e interpreta le espressioni del viso.

Il software è in grado di segnalare al professore i soggetti distratti affinché possa intervenire, se necessario, per sollecitare una maggiore attenzione o, addirittura, punire lo svagato.

Inoltre, viene anche registrata ogni reazione degli allievi (felicità, tristezza, antipatia) agli approcci didattici del docente affinché possano essere misurate le sue performance ed, eventualmente, essergli suggerirti cambi di rotta nelle modalità di insegnamento.

Domani è il giorno del GDPR ed il progetto Eye Eye è un buon motivo per stare all’erta. Rispettiamo le norme sulla privacy ed apprezziamo le nostre conquiste di libertà: non sono così scontate.

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