La scienza delle scienze

Alessandro Vespignani è un professore della Northeastern University di Boston dove dirige l’Istituto di Scienza delle Reti.

Recentemente ha espresso la sua opinione sulla scienza delle scienze ovvero sull’utilizzo dell’analisi dei dati come supporto fondamentale di tutte le altre discipline (dalla medicina all’economia, dalla fisica alla biologia). Nonostante i recenti scandali che hanno riguardato Cambridge Analytica e Facebook, il professor Vespignani ritiene che l’immensa disponibilità di dati sia una risorsa sulla quale fare leva per il progresso mondiale.

La sua esperienza professionale, per lo più concentrata sulla diffusione di malattie contagiose, lo ha portato a pensare che l’analisi dei dati può offrire un valido aiuto per prevedere lo sviluppo di patologie (già sperimentato con la diffusione dei virus Ebola e Zika) ma anche la propagazione, per contagio, di fenomeni economici, politici, sociali, e così via.

Il professor Vespignani parla a ragion veduta ma, essendo esperto di Scienza delle Reti, non può ignorare che l’analisi che lui immagina non può prescindere dalla conoscenza di un certo numero di informazioni sui nodi che compongono le reti: numero di archi in input, numero di archi in output, misure di centralità, ecc. E, poiché i nodi corrispondono, spesso, alle persone, è facile immaginare che l’insieme di queste informazioni possano arrivare ad identificarle e, quindi, ad essere, potenzialmente, la base di partenza per ledere i loro diritti fondamentali.

Coltiviamo la scienza delle scienze, senza eccessi e con la responsabilità di chi dedica la propria vita al progresso come, certamente, fa il professor Vespignani.

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