Se volete comprendere come degli italiani scelgono le fonti di informazione, su Internet e sui media tradizionali, non dovete perdere l’occasione di leggere il recente studio realizzato dall’Università Suor Orsola Benincasa in collaborazione con il Centro Studi Democrazie Digitali, l’Associazione italiana della comunicazione pubblica e istituzionale, la Fondazione Italiani e lo studio Saavedra.
In realtà, lo studio contiene risultati che superano l’obiettivo iniziale dichiarato dallo staff di ricerca. La parte dedicata alle infografiche è particolarmente ricca, anche con riguardo ai comportamenti che gli utenti assumono rispetto all’utilizzo di smartphone e dispositiviti digitali in genere.
Per esempio, si scopre che, ormai, quasi il 70% della popolazione utilizza supporti digitali per prendere appunti o raccogliere documentazione. Naturalmente, questo è un valore medio: per la generazione Z (nati nel periodo 1997-2000) la percentuale supera abbondantemente l’80%.
Dallo studio emerge, inoltre, che un terzo degli intervistati è presente in rete per più di cinque ore al giorno e che molti di loro hanno sofferto di insonnia, perdita di concentrazione, perdita del senso del tempo.
Tuttavia, nonostante questo uso massiccio di dispositivi digitali e della rete, l’87,24% degli intervistati crede che i social network non offrano più opportunità di apprendere notizie credibili e, in ogni caso, il 78,29% non è in grado di riconoscere un sito web che contiene bufale.
Socialtendenze senza tratti definiti: lo specchio dei nostri tempi.