L’emozione condivisa

Cos’è la felicità oggi? Tenta di descriverlo un bell’articolo pubblicato qualche giorno fa sulla versione online di un importante quotidiano italiano. Il 69% delle donne ed il 65% degli uomini ritiene che la felicità sia la condivisione dei momenti felici con gli amici. La percentuale delle donne aumenta fino al 72% se si considera il campione con età inferiore a 34 anni; mentre, per gli uomini, si assiste ad un fenomeno inverso: la percentuale sale al 70% per i maschi sopra i 55 anni.

Le parole chiave sono condivisione e amici. Sulla condivisione la tecnologia ci avvantaggia: tutti possiamo condividere facilmente tramite un account Facebook, Twitter o Instagram. Sugli amici, sorge qualche dubbio: siamo sicuri che abbiamo dato la nostra amicizia solo a persone che godono della nostra fiducia? E, quando condividiamo siamo sicuri che lo facciamo con lo scopo di far partecipare solo i nostri amici? Oppure andiamo alla ricerca di un palcoscenico più ampio della nostra cerchia intima?

Proprio su questo ultimo interrogativo si fonda la crescita del mercato pubblicitario online. Gli OTT sanno bene che non cerchiamo solo la condivisione con gli amici: cerchiamo di essere visibili e visti. Diventiamo così interessanti, per il mercato online, nel nostro doppio ruolo di acquirenti e di promoter involontari. I nostri video con le magliette di una certa marca o con la confezione di biscotti di una certa azienda diventano veicoli pubblicitari involontari che, sembra, faranno raddoppiare l’attuale fatturato pubblicitario, attualmente pari a 232 miliardi di dollari, nel giro di quattro anni.

Un bel mercato (e a buon mercato) per l’emozione condivisa.

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