L’equilibrismo della Rete

Un po’ di qua e un po’ di là. Un colpo a destra ed uno a sinistra. L’equilibrismo è un’arte difficile: sia se si tratta di bilanciare il proprio corpo sia se bisogna compensare l’affollarsi dei pensieri. Ancora più difficile è l’attività dei social network quando devono inseguire i comportamenti scorretti dei propri utenti senza incidere troppo sulla loro privacy.

Per esempio, di recente, sembra farsi largo, soprattutto tra i giovanissimi, una pratica che sconcerta: vendita online di foto osé in cambio di buoni sconto Amazon o di altre piattaforme commerciali. Il gioco, descritto da una bella inchiesta di un grande quotidiano italiano, è semplice e si articola nei seguenti passaggi:

  • (candidato modello adamitico) divulgazione della proposta di proprie foto su Instagram, con tanto di tariffario per foto più o meno hot;

  • (voyeur) contatto privato per l’accettazione della proposta con foto dimostrativa dell’effettivo possesso del buono (opportunamente mascherato in alcuni elementi);

  • (candidato modello adamitico) invio di una foto di prova tramite messaggio privato;

  • (voyeur) invio, sempre tramite messaggio privato, della foto completa del buono (in pratica il pagamento);

  • (finalmente modello adamitico) invio del materiale fotografico completo, ancora una volta con messaggio privato.

È un commercio difficilmente contrastabile se non su segnalazione di qualcuno. L’azione dei social network, infatti, non può essere così pervasiva da incidere sulla privacy degli utenti. Inoltre, come abbiamo visto in altri casi, la piattaforma social è obbligata a rimuovere immediatamente i post solo se esiste un evidente fatto illecito. In caso contrario, spetta alla magistratura procedere secondo le norme.

In ogni caso, l’equilibrismo della Rete è continuamente messo alla prova dalla fantasia degli utenti.

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