L’articolo 15 del GDPR stabilisce che ciascuno di noi ha “il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la conferma che sia o meno in corso un trattamento di dati personali che lo riguardano e in tal caso, di ottenere l’accesso ai dati personali”. Il titolare, quindi, deve fornirci i dati appena possibile e, comunque, entro un mese dalla nostra richiesta.
Le principali piattaforme social si sono attrezzate per anticipare l’ondata di istanze da parte dei propri utenti che, probabilmente, avrebbero richiesto un team numeroso e dedicato all’evasione di questa attività. Facebook, Google, Instagram, LinkedIN, Twitter e Snapchat danno, quindi, la possibilità ai propri utenti di scaricare un dossier con tutti i dati personali che stanno trattando.
Il CNIL, l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali francese, ha dato risonanza a questa iniziativa pubblicando, a favore degli utenti, i singoli passaggi da seguire per ottenere questi dossier dai social network. Inoltre, il CNIL ha sottolineato i vantaggi del download di tutti i dati personali:
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sapere quali dati personali sono trattati, anche a distanza di anni dal momento del conferimento;
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verificare che i dati trattati siano conformi alle intenzioni dell’utente;
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riutilizzare dati di cui si era dimenticata l’esistenza.
Naturalmente, il CNIL raccomanda di scaricare il dossier su un dispositivo sicuro affinché sia ridotto il rischio che qualche malintenzionato entri in possesso dei nostri dati.
Libero accesso ai nostri dati: prevenire è meglio che curare.