L’Estonia è un paese con poco più di 1,3 milioni di abitanti, più a nord che ad est del continente europeo. Fa parte dell’Unione Europea dal 2004 ed è caratterizzata per essere una delle nazioni più digitalizzate al mondo.
In Estonia:
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tutte le aree abitate sono servite dal WIFI pubblico;
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il 97% degli affari si svolge online;
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il voto può essere espresso online dal 2004;
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la carta d’identità elettronica, che tutti i cittadini possiedono, permette l’accesso al 99% dei servizi pubblici;
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ha una specifica forza armata (senza armi) dedicata alla cyber‑difesa.
Quest’ultima caratteristica è un’ovvia conseguenza delle prime: un paese molto digitalizzato deve dedicare risorse specifiche agli attacchi informatici. La forza armata si chiama Küberkaitseliit che, in inglese, viene tradotto come National Cyber Defense League ed è costituita da volontari che, ordinariamente, svolgono un altro lavoro ma che dedicano una parte del proprio tempo ad organizzare la difesa da attacchi esterni. Ha un capo di stato maggiore e, di solito, non opera in divisa se non in caso di gravi situazioni di rischio.
“È la nostra nuova resistenza”, dicono i volontari, “perché tutti dovrebbero dedicare un po’ di tempo al proprio paese”. Certo, l’Estonia è favorita perché è piccola; ma è pur sempre un esempio da imitare per gli italiani “buoni a nulla e capaci di tutto”, per dirla con Longanesi.