Una storica contesa riguarda alcune particolari categorie di dati personali (art. 9 del GDPR): dati relativi alla salute, alla vita sessuale e all’orientamento sessuale. La contesa è: chi vince tra chi chiede l’accesso a questi dati e chi vuole mantenerli riservati?
La risposta è nell’art. 60 del nuovo Codice privacy: queste categorie di dati personali possono essere fornite a chi ne richiede l’accesso solo se servono a rivendicare un diritto della personalità o uno degli altri diritti presenti nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.