Succederà

Ce l’ha fatta: l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha dato concretezza all’art. 2 della legge 5/2018 cioè ha individuato i due prefissi che tutti i call center devono utilizzare per poter chiamare i potenziali clienti.

La legge prevedeva che i call center impiegassero due specifici prefissi, uno per chiamate promozionali e l’altro per fini statistici, affinché il cliente potesse evitare di rispondere o applicare un rifiuto di chiamata preimpostato sul proprio telefonino.

Quindi, l’AGCOM, con la delibera 156/18/CIR (del 26 settembre ma pubblicata sul sito web il 25 ottobre), ha stabilito che:

  • i call center che effettuano chiamate promozionali dovranno usare il prefisso 0844;

  • i call center che effettuano chiamate per fini statistici dovranno usare il prefisso 0843.

La vicenda, tuttavia, non avrà risvolti pratici immediati. Infatti, bisognerà aspettare ancora quasi un anno per vedere in uso questi prefissi perché la delibera concede 120 giorni agli operatori telefonici per attrezzarsi tecnicamente ed ulteriori 180 ai call center per accordarsi con gli operatori telefonici al fine di agganciare questi prefissi nelle telefonate in uscita.

Succederà, non subito, ma succederà.

Condividi

La forma(lizza)zione del consenso

Davide Casaleggio è una persona acuta: riesce a far camminare egregiamente alcune suggestioni che suo padre aveva lanciato ed a renderle compatibili con il ruolo governativo che il movimento ha assunto.

Stupisce, però, che non sia molto accorto nelle dichiarazioni e che sia ancor meno coltivato giuridicamente. Nell’intervista che ha rilasciato ieri al Corriere della Sera mi ha colpito la frase: “Stiamo portando avanti il progetto della cittadinanza digitale per esplorare i nuovi diritti che stanno emergendo”. Dunque, ho proseguito la lettura dell’intervista ancora più incuriosito di quando ho cominciato: “Oggi è importante richiedere nuovi diritti come scegliere i propri candidati o proporre le leggi che vengono discusse dai nostri parlamentari”.

Quindi, la più grande preoccupazione del signor Casaleggio è la formalizzazione del consenso: intorno ad un candidato, intorno ad un’idea, intorno ad una proposta legislativa. Non si preoccupa della formazione del consenso che, come sappiamo, rischia di essere dominata da soggetti che né Casaleggio né altri teorici del futuro, almeno in Italia, possono influenzare.

E dire che il movimento creato da Casaleggio&Grillo aveva a lungo insistito per portare al Quirinale Stefano Rodotà, uno dei maestri dei diritti della personalità e di protezione dei dati personali.

Osserviamo che tra formazione e formalizzazione la differenza è la parola lizza: quindi, identifichiamo la sfida con esattezza, per favore.

Condividi