Zio Paperone e la tecnologia

Un fantastico articolo apparso qualche giorno fa sul Corriere Innovazione mi ha fatto riflettere sulla straordinaria capacità di alcuni uomini di leggere nel futuro. A questo, l’articolo aggiunge l’immediatezza del messaggio che i fumettisti hanno come dote comune.

Si tratta di un articolo che riprende una striscia apparsa sul un numero di Topolino del 1983. All’epoca, Internet era appannaggio di pochi, i computer erano poche migliaia nel mondo e il web non esisteva. Eppure, due fumettisti italiani immaginarono un’avventura nella quale zio Paperone si converte al cervellone elettronico (naturalmente progettato e costruito da Archimede Pitagorico) e comincia a basare i suoi immensi affari su una piattaforma elettronica che coinvolge tutta Paperopoli.

Nella storia si possono leggere facilmente le anticipazioni del commercio elettronico, delle smart city, dello smart working, della necessità di proteggere i dati, delle vulnerabilità di un sistema informatico e di tanti altri temi che, oggi, sono di grande attualità. Tutto con la semplicità di un fumetto.

Paperone e la rivoluzione elettronica avrebbe insegnato molto alla generazione dei padroni degli OTT.

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