Stadi di delirio

Sembra che con la manovra, in corso di esame in Parlamento, sia tornata di moda, attraverso uno specifico emendamento, una proposta di legge del 2017 che intendeva combattere il bagarinaggio via web.

Il fenomeno è noto: esistono appositi automi (detti bot) che, appena comincia la vendita online dei biglietti per uno specifico spettacolo (meglio se con protagonisti famosi), acquistano il maggior numero di tagliandi possibile dalle biglietterie online. Successivamente, rivendono i biglietti a prezzi maggiorati. Tecnicamente il fenomeno è detto secondary ticketing e, per la verità, è vecchio come il mondo: i bagarini esistevano ed esistono ancora, soprattutto prima delle partite di calcio.

Il nuovo emendamento vuole fare in modo che i biglietti siano intestati nominativamente (con indicazione del numero del documento di riconoscimento) quando lo spettacolo prevede un numero di spettatori superiore a 1.000. Già, il nome: esiste già per il calcio ma la norma viene abbondantemente aggirata tutte le domeniche. Perché dovrebbe funzionare per gli altri spettacoli?  Ci sono tutte le garanzie di protezione dei dati personali? E questa rigidità è compatibile con possibili impedimenti dell’ultima ora?

A quest’ultimo proposito, gli stessi geniali proponenti l’emendamento, ritengono che la biglietteria online debba offrire la possibilità agli acquirenti, tramite apposite funzionalità del sito, di cedere il biglietto ad altri: quindi, bagarinaggio autorizzato ma identificato.

Non più stadi in deliro per lo spettacolo ma stadi di delirio davanti al PC…

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.