Stampare costa!

La stampa di documenti è un’attività che, in ogni organizzazione, viene svolta in modo disinvolto senza considerare le tante conseguenze alle quali si può andare incontro.

Per cominciare, ci sono i costi della carta che pesano sul bilancio aziendale. Poi, ci sono gli aspetti ecologici: stampare carta significa tagliare alberi ed immettere nell’ambiente polveri non proprio salubri.

Infine, ci sono le conseguenze più direttamente legate al trattamento di dati personali. Oggi, le organizzazioni si orientano sempre più all’utilizzo di dispositivi multifunzione e multiutente. Ci siamo già occupati dei rischi legati alla multifunzionalità mentre la multiutenza si configura come l’impiego di un dispositivo condiviso da più utenti; quindi, l’apparato di stampa è collegato alla rete interna dell’organizzazione e, tipicamente, collocato fisicamente in una zona specifica degli spazi aziendali.

Queste due circostanze presentano rischi specifici:

  • quando un dispositivo è collegato ad una rete bisogna tenere conto dell’eventualità che i dati (anche personali), nel cammino digitale tra il computer dell’utente e la stampante, possano essere intercettati; quindi, esiste la possibilità di perdita di riservatezza o di integrità;

  • quando un dispositivo di stampa è fisicamente distante dall’utente, c’è il rischio che le copie stampate siano sottratte da qualche malintenzionato (o qualche curioso) nel lasso di tempo che l’utente impiega per arrivare alla stampante; e se il documento stampato contiene dati personali possono presentarsi guai seri.

Stampare costa!!! E potrebbe costare anche qualche sanzione da GDPR.

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