Vita da cani


Comincia oggi a Las Vegas CES 2019, la più grande fiera mondiale della tecnologia. Ovviamente, c’è una specifica sezione dedicata all’intelligenza artificiale nell’ambito della quale sarà premiata un’azienda italiana. Per che cosa? Non per un sistema di diagnosi medica o per un software di predizione dei piccoli reati: sarà premiata per una ciotola intelligente per animali domestici.

L’azienda è la Volta, con sede vicino Varese, e si occupa da anni di sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale negli ambiti più svariati. Quest’anno è stata premiata per Mookkie, appunto, una speciale scodella che ha molte qualità.

L’idea è partita dalla presa d’atto delle seguenti circostanze:

  • 30.000.000 di famiglie americane ospitano più di un animale domestico;
  • negli Stati Uniti gli animali vivono, per la maggior parte della giornata, senza i loro amici umani.

Questo ha fatto scattare l’idea di una ciotola intelligente che riconosca l’animale e gli somministri il cibo adatto, in qualità e quantità.

Naturalmente, la ciotola può essere collegata ad Internet e, quindi, allo smartphone dei proprietari che possono controllare a distanza le dinamiche alimentari dei propri animali.

L’idea è ottima ma, come al solito, cerchiamo di osservarne anche i risvolti più nascosti. Le abitudini alimentari degli animali costituiscono dati personali per i proprietari? La risposta è affermativa. La definizione del GDPR non lascia equivoci: è dato personale qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile. È dato personale persino l’informazione di possedere un animale domestico. Sembra strano ma è così: conoscere indebitamente informazioni di questo genere può essere gravemente lesivo dei diritti e delle libertà dei proprietari (invio indebito di email pubblicitarie, profilazione non consentita, conoscenza delle abitudini di rientro in casa, ecc.).

Occorre, quindi, che lo strumento sia dotato di meccanismi di sicurezza che limitino i rischi per i dati registrati dall’apparecchio: evitando, così, una vita da cani agli stessi padroni.

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