
Nell’ottava conferenza annuale di Facebook, denominata F8, Mark Zuckerberg ha annunciato il suo nuovo slogan, a metà tra il buffo e lo storico: “The future is private” – “Il futuro è privato”.
Ha fondato questo nuovo slogan su sei pilastri:
- più attenzione alle interazioni private; verranno rafforzate le funzioni che consentiranno ad ogni utente di scegliere a chi comunicare i propri post;
- crittografia; tutto il mondo Facebook (compresi Messenger e Instagram) si avvarrà della crittografia end‑to‑end che renderà molto difficile l’intrusione di malintenzionati nel percorso che i post fanno nella Rete;
- periodo di conservazione limitato; Facebook, similmente a Snapchat, farà in modo che i contenuti spariscano dopo un certo periodo di tempo e, inoltre, consentirà agli utenti una più facile cancellazione dei post;
- salubrità; questo per Zuckerberg significa impegnarsi ulteriormente nel combattere i post di razzismo, di bullismo e di discriminazione di ogni genere;
- interoperabilità; tutti i gli strumenti digitali che fanno capo a Facebook (Whatsapp, Messenger, Instagram, ecc.) potranno operare come se fossero un unico spazio; questo consentirà ad un utente Whatsapp (senza essere utente di Facebook) di mandare un messaggio ad un utente di Facebook;
- sicurezza nella memorizzazione dei dati; i dati della galassia Facebook, oltre ad essere crittografati, saranno memorizzati solo in Paesi che garantiscano i diritti e le libertà degli individui.
F8 richiama il nome di un aereo. Un aereo che tenta la ripartenza.