
La pubblicità viaggia sui social network, in maniera esplicita o implicita. Ma qualcuno si sta chiedendo: quando un acquisto viene fatto su Amazon è possibile metterlo in relazione alla pubblicità fatta su Facebook? La risposta a questa domanda ha un valore di centinaia di miliardi ed è destinata ad orientare il modello di business di molti OTT.
Per cominciare ad allargarsi nel customer journey molti social network si stanno attrezzando: sia quelli occidentali sia quelli orientali. Whatsapp, per esempio, sta sperimentando, in India, la possibilità di pagare beni e servizi direttamente dal suo ambiente. Con WeChat, in Cina, si possono pagare molti servizi pubblici e si può trasferire denaro.
Non dimentichiamo che, da qualche mese, Zuckerberg ha promesso l’integrazione dei suoi strumenti in un unico spazio digitale. Questa svolta non è dovuta solo allo scopo di avvantaggiare l’utente nei contatti trasversali ma, soprattutto, a creare un unica comunità attraverso la quale far scorrere pubblicità (esplicita o implicita). In realtà, sta pensando di aggiungere, a tutto questo, una moneta virtuale che, contrariamente alle attuali criptovalute accettate solo da pochi intimi, beneficerà della diffusione di Whatsapp, Messenger, Instagram, Facebook. Il progetto, per il momento, si chiama Libra e sembra destinato a diventare realtà entro il 2020.
Il salto di qualità che ci aspettavamo: “Il futuro è privato”, dice Zuckerberg. Ma siamo sicuri che lo sia anche tutto il resto?