Posteri, non voyeur

L’art. 102 del nuovo Codice privacy specifica con precisione i contenuti delle regole deontologiche che, previste dal nuovo articolo 2‑quater, dovranno regolare i trattamenti a scopi di archiviazione e ricerca storica.

In particolare, le regole deontologiche per scopi storici dovranno essere applicate dai soggetti pubblici e privati ed indicare:

  • i limiti alla diffusione ed alla comunicazione dei dati personali;
  • le particolari cautele per i dati riguardanti la salute, la vita sessuale e quella familiare; quest’ultima categoria non è prevista dal GDPR ma può assumere una certa rilevanza nella ricostruzione delle vicende storiche;
  • le specifiche garanzie che devono offrire i soggetti privati per questo tipo di trattamento.

Quindi, è giusto aiutare i posteri a capire le vicende sociali che li hanno preceduti: purché non diventino voyeur…

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Intelligenza quanto basta

Ieri la Commissione Europea ha pubblicato la bozza delle Linee Guida per l’Intelligenza Artificiale Affidabile prodotta da un gruppo di 52 esperti provenienti da tutti i paesi membri UE.

La bozza è in consultazione pubblica fino al 18 gennaio prossimo. La Commissione Europea, consapevole dell’importanza di sviluppare sistemi basati sull’intelligenza artificiale anche nel nostro continente, vuole, tuttavia, fornire indicazioni per un approccio etico al progresso in questo campo.

Ma che significa intelligenza artificiale affidabile? Le caratteristiche peculiari sono due:

  • rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dell’uomo, il che vuol dire che qualunque sistema deve garantire la libertà di pensiero, la libertà di espressione, il rispetto della vita privata, e così via;
  • robustezza tecnica cioè devono essere applicate metodologie, tecniche e strumenti di sviluppo che consentano di evitare che, anche inconsapevolmente, possano generarsi mostri il cui comportamento può sfuggire di mano all’uomo.

Proprio per garantire quest’ultima caratteristica le linee guida dedicano l’intero terzo capitolo ad una lista di valutazione per chi sviluppa sistemi basati sull’intelligenza artificiale: ogni sviluppatore, quindi, potrà utilizzare quanto basta della propria intelligenza per poter garantire un prodotto finale eticamente conforme alle intenzioni della Commissione Europea.

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