LinkedIn è un social network specializzato nel creare e sviluppare relazioni professionali. Contiene un patrimonio di dati che, in teoria, dovrebbero essere riferiti agli aspetti professionali. Inoltre, è un luogo di incontro tra domanda e offerta di lavoro: su questa piattaforma si pubblicano i posti disponibili nelle più diverse realtà aziendali.
LinkedIn si preoccupa, con una certa frequenza, di produrre un rapporto sulle offerte di lavoro più promettenti riassumendo i dati in suo possesso e riepilogandoli in tabelle assolutamente anonime.
Alcuni ricercatori di data.world hanno cercato di rielaborare i dati di LinkedIn per offrire una visione grafica del trend tra il 2013 ed il 2017. A parte alcune forzature dovute alla non omogenità delle osservazioni per l’anno 2017 (si riferiscono solo agli USA e non a tutto il mondo), l’operazione risulta abbastanza riuscita e racconta che:
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alcune figure professionali che nel 2013 sfondavano oggi non risultano più nella top ten; è il caso, per esempio, dei social media manager che primeggiavano nel 2013 e che sono spariti già dall’anno dopo;
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alcuni ruoli, sebbene ancora ricercati, sono in caduta libera; uno di questi è lo sviluppatore di app per dispositivi mobili;
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oggi, vincono gli esperti di cloud e i data scientist; i primi sono i progettisti di sistemi di archiviazione su infrastrutture pay‑per‑use mentre i secondi sono quelli che riescono a sviluppare tecniche e strumenti per l’analisi degli Zettabyte (più o meno corrispondenti a dati personali) presenti nella Rete.
Su e giù per i nuovi lavori. Aspettando le sorprese 2018.